L'opera progettata e realizzata dai ragazzi e dalle ragazze della IV G (anno scolastico 2015/2016) del Liceo Artistico “Nanni Valentini” di Monza, con la direzione artistica dello Scultore Dario Brivio, è un'opera pubblica. Questo cosa vuol significare, che l'opera diviene ambiente e modalità comunicativa, pratica aperta di relazione con il mondo circostante.
La scultura vuole far pensare, partendo da una forma centrale, ad una sintesi di tre idee: un seme, un'ala di un aeroplano e una foglia. Il seme sta ad indicare una nuova nascita, nuova vita e una nuova energia scaturita da tanti sacrifici. L'ala di un aeroplano è in ricordo dei combattimenti avvenuti. La foglia come collegamento al roseto.La parte centrale della scultura inoltre è stata bruciata con una tecnica antica giapponese "Shou-sugi-ban": il fuoco vuole ricordare la guerra, ma in questo caso funge da protezione per il legno e serve a preservarlo, da questa idea si vede come una cosa che distrugge può essere usata per proteggere e ricostruire.
Questa forma è avvolta da una spirale in ferro arrugginito, che ricorda sia le lamiere degli aerei, ma vuole anche richiamare nuova vitalità e movimento, nuove generazioni che crescono e si modellano intorno alla storia, partendo da essa per andare avanti e senza rifare gli stessi errori, costruire forme sinuose e relazioni interessanti.
Il Roseto ricorda in particolare le vittime dei bombardamenti aerei su Monza e Lubiana del 14 e 19 febbraio 1916: Giuseppina Crippa, Anna Maria Galliani, Enrico Colombo e Stanko Zorsen.
La prossima tappa sarà il posizionamento di un pannello illustrativo nell’aiuola del Roseto.
L’evento rientrava nel Progetto “Fai fiorire la pace a Monza, città del pane del perdono” con il contributo del Comune di Monza e della Fondazione di Comunità di Monza e della Brianza
Dal 4 al 12 febbraio alla Rotonda di san Biagio è stata inoltre allestita la mostra sulla storia del bombardamento su Monza del 14 febbraio 1916.
I pannelli introduttivi all'ingresso hanno raccontato anche la grande emergenza umanitaria dell'estate 1859 (II Guerra di Indipendenza) e la generosa mobilitazione delle donne. Inoltre i visitatori hanno potuto apprezzare i progetti elaborati dagli alunni/e del Liceo Artistico “Nanni Valentini” di Monza per la realizzazione della nuova stele.
I pannelli introduttivi all'ingresso hanno raccontato anche la grande emergenza umanitaria dell'estate 1859 (II Guerra di Indipendenza) e la generosa mobilitazione delle donne. Inoltre i visitatori hanno potuto apprezzare i progetti elaborati dagli alunni/e del Liceo Artistico “Nanni Valentini” di Monza per la realizzazione della nuova stele.