STOCCARDA E IL BADEN-WURTTEMBERG: DOVE LA POLITICA VERDE VINCE E CONVINCE

Nella capitale, come in tutto il ricco e popoloso stato tedesco, grazie alle politiche ecologiste l'industria è rifiorita senza entrare in conflitto con i principi della tutela ambientale. L'alternativa verde è risultata vincente anche sulle paure diffuse dai partiti populisti


Stoccarda, città di 600.000 abitanti del sud della Germania, è governata dal 2012 dal sindaco verde Fritz Kuhn, La capitale, insieme a Friburgo, di cui abbiamo già parlato, e alla più piccola Tubinga, sono città modello che ben descrivono le politiche attuate nello stato federale del Baden-Wurttemberg, anch’esso governato dal partito ecologista da oltre 5 anni.

Se il buon risultato del 2011 (24%) per qualcuno poteva essere collegato all’effetto Fukushima, la recente riconferma del ministro presidente Winfried Kretschmann (con i Verdi primo partito ad oltre il 30% dei consensi) è frutto dei risultati ottenuti.
Come spesso succede è da una specifica battaglia del partito ecologista, in questo caso contro gli sprechi per una grande opera ferroviaria considerata inopportuna in termini economici e ambientali (Stuttgart 21), che è iniziato il successo. Già prima del 2011 i Verdi sostenevano un referendum sull'opera e furono premiati alle elezioni. Una volta al governo, la questione è stata affrontata con pragmatismo e risolta proprio con la partecipazione dei cittadini.

E’ questo lo stile che caratterizza il presidente Kretschmann, protagonista di politiche popolari ma non populiste che sono state in grado di convincere nel luogo e nel momento forse più difficile. Vediamo come.

Fin dai primi anni di insediamento, i governi verdi di queste città e di questa regione hanno fatto rifiorire l’industria e crollare la disoccupazione. Grazie alle politiche ecologiste: riciclo dei materiali e costruzione di edifici a basso impatto per esempio, ma non solo. 
Investimenti consistenti sulle rinnovabili che hanno portato il settore “ambiente” ad avere un peso importante nel PIL della regione. Quì si producono impianti nel settore delle energie pulite che vengono anche esportati e chi fa innovazione per superare vecchie tecnologie nel rispetto dell’ambiente viene premiato con contributi ed incentivi.



Eppure è idea diffusa che lavoro e tutela dell’ambiente siano sempre in contrasto. Ma non è così: tanti imprenditori soddisfatti hanno scelto questi luoghi per le loro attività. Grandi aziende automobilistiche, come Mercedes (che a Stoccarda ha il suo Museo) e Porsche, nonché quelle dell’indotto, come la Bosch, si concentrano nella cosiddetta "patria dell'automobile" senza alcun conflitto con le politiche di riduzione delle emissioni di CO2 (il centro cittadino è vietato alle auto più inquinanti, sempre, indipendentemente dai valori di inquinamento), il sostegno alla mobilità dolce con le tante aree verdi, pedonali e il Car sharing con auto elettriche.

L’approccio ecologista applicato in questa regione è stato contestato dalla parte più idealista del partito perché ritenuto troppo permissivo. Con concretezza però si è riusciti a fare economia senza trascurare i principi e gli obiettivi di tutela, puntando molto su ricerca e innovazione: qui vive infatti un quinto dei ricercatori tedeschi.
Buona parte del territorio di Stoccarda è tutelato e anche questo non ha creato alcun problema allo sviluppo e ovviamente, ha contribuito ad un eccellente livello di vivibilità urbana.
Parchi e spazi pubblici, ben curati anche perché trovano origine da fiere di giardinaggio, sono collegati tra loro con piste e ponti e formano un anello quasi completo che parte dal centro cittadino, la verde Schlossplatz, e arriva alle colline e ai boschi del circondario.

Non c’è stato solo l’aspetto economico. Nelle elezioni dello scorso marzo il tema dominante in Germania era sicuramente quello dei migranti. Il presidente uscente e riconfermato ha sostenuto l’apertura e l’accoglienza riuscendo a sconfiggere paura e odio diffusi in tutta la Germania da movimenti di destra che hanno ottenuto buoni (e preoccupanti) risultati. Concretezza e valori hanno portato i Verdi davanti a tutti in uno degli stati più popolosi della Germania (10 milioni di abitanti) e in una delle zone più ricche d’Europa.
Questo modello, virtuoso e vincente, dovrebbe essere replicato. Come emerso dai risultati delle altrettanto recenti elezioni presidenziali in Austria, l’alternativa verde è risultata l’unica in grado di contrastare la destra populista e anti-europea.

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