FRIBURGO: CITTA’ FIORENTE E SANA, UN MODELLO PER SCONFIGGERE CRISI ECONOMICA E SMOG

 Continua il viaggio in Europa per scoprire dove, grazie all’azione politica di sindaci o rappresentanti eletti dei Verdi, gli esempi virtuosi di politiche ecologiste sono realtà e migliorano l'ambiente e la società. Seconda tappa Friburgo (Germania).
A partire dalle battaglie ambientaliste contro il nucleare negli anni 70 e grazie alle politiche dei Verdi, a Friburgo si è realizzato il modello di città del futuro, sana dal punto di vista economico e ambientale. Come? Con tutto quello che non è stato fatto in Italia, dove invece la green economy non cresce e in questi giorni si soffoca a causa dello smog.

La cittadina tedesca (sito ufficiale) concentra le migliori risposte alle criticità ed esigenze del nostro tempo e delle nostre città. Come superare la crisi? Come combattere i cambiamenti climatici e avere un’aria pulita senza rinunciare al lavoro o a spostarsi? come creare  una città vivibile, sana e ad elevata socialità? Lo si scopre a Friburgo dove il futuro sembra già essere realtà. Poco più di 200mila abitanti, con più di 10mila posti di lavoro nella green economy, 20mila studenti e ricercatori che sviluppano competenze soprattutto in sostenibilità, fotovoltaico ed eolico. Non ci sono industrie pesanti e le auto sono molto poche: di entrambe non se ne sente la mancanza.
La storia di questo successo parte da lontano: agli inizi degli anni '70 il governo ha proposto in zona la realizzazione di una centrale nucleare. La risposta dei comitati fu un “no” ma con alternative concrete che sono state messe in pratica. La centrale quindi non è servita. Non servirà mai più. 
Queste modo diverso di pensare la città è diventato realtà grazie all’impegno di cittadini e politici: quattro anni fa il partito dei Verdi era il primo in citta' arrivando oltre il 30%. Sotto la guida del verde Dieter Salomon, primo ecologista eletto a governare una importante città tedesca, a Friburgo sono stati raggiunti due risultati:  è stato  tutelato il patrimonio storico e ambientale, in più sono stati attratti i colossi della green Economy che hanno portato quindi soldi e lavoro. Il successo ecologista è ancora vivo: il Baden-Wuerttemberg è amministrato da Winfried Kretschmann (B90/Grüne).

Veduta aerea del centro di Friburgo

FONTI RINNOVABILI E ECOQUARTIERI

L’uso delle rinnovabili a Friburgo non è originalità ma abitudine ormai consolidata. Lo si vede in tutta la città. Anche lo stadio è solare, di nome e di fatto: alimentato con pannelli fotovoltaici produce più energia di quanto serva cedendola in parte a centinaia di famiglie che risiedono li vicino. Questo grazie a 220.000 metri quadrati installati sul tetto delle tribune, un tetto che è anche visitabile.
La città si illumina con energia verde utilizzando anche centrali micro-idroelettriche e gas ricavati dai rifiuti. L’obiettivo di raggiungere presto il traguardo di emissioni zero è quanto mai alla portata.
Una chiara sintesi delle scelte fatte è il successo dell’ecoquartiere di Vauban che si può così descrivere: case ‘passive’ di gradevole aspetto, colorate, con uso attento dei materiali (legno per isolare, vetro per catturare al meglio il sole a sud), tetti solari che hanno consentito di ridurre i consumi energetici del 90%. Quì non servono fonti fossili
Un quartiere abitato da numerose famiglie, costruito, o meglio autocostruito, a misura d’uomo su vecchie caserme demolite, con grandi spazi pubblici, centri culturali e piazze.
Ma soprattutto parchi: ad ogni ettaro urbanizzato ce n’è uno verde, risultato di scelte urbanistiche ben diverse da quelle nostrane, sia del passato che attuali, portate avanti da chi non ha capito cos’è il vero sviluppo.
Pochissime auto sia in movimento (a cui sono imposte velocità ridottissime) che in sosta: sono nascoste nei silos così c’è ancora più spazio a funzioni pubbliche e negozi, piste ciclabili, aree gioco e alberi.
Regna il silenzio: il centro città, altrettanto tranquillo e silenzioso, dista pochi kilometri ed è raggiungibile con gli efficenti mezzi pubblici o direttamente in bici
Vauban è una realtà unica e non replicabile? No, anche altre zone della città con edifici più datati e pensati per l’edilizia popolare, sono stati riqualificati e trasformati in case passive

L'eco-quartiere di Vauban

MOBILITA’ DOLCE E TRANQUILLITA’, SALUTE E TURISMO

Lungo le strade è misurata e comunicata con pannelli luminosi la qualità dell’aria: i risultati sono invidiabili e per noi inimmaginabili in un inverno come quello di quest’anno in cui l’emergenza smog ha toccato il suo culmine.
Il traffico è vietato nel centro non come misura di emergenza ma come scelta di riservare alla mobilità dolce il cuore medioevale della città che ne esce valorizzato. Una scelta importante che segue quella fatta dopo la guerra, con la ricostruzione del centro secondo l’impianto medievale e non a misura d’auto.
I mezzi pubblici, ed in particolare gli efficienti tram elettrici, hanno da sempre un’unica tariffa per incentivarne l’uso. Sono infatti utilizzati per un terzo degli spostamenti e un altro terzo di questi avviene in bicicletta, nonostante il freddo inverno: presso la stazione centrale c’è un parcheggio da 1000 posti-bici (mobilità sostenibile). L’auto privata è quindi scelta per meno della metà degli spostamenti.
Niente emergenza smog quindi, ma silenzio e salute: un vantaggio per tutti. Friburgo è un’oasi di pace ma al tempo stesso una cittadina pulsante e fiorente, dal punto di vista sociale ed economico. La natura (aree boscate, il fiume Dreisam - in cui si può fare tranquillamente il bagno - e i numerosi ruscelli) è parte essenziale dell’ambito cittadino, ben curate. Questa attenzione consente, in aggiunta alla prosperità economica sopra descritta, ulteriori possibilità di occupazione nel settore turistico, anch’esso una realtà affermata.

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LdA