CRISI FOTOVOLTAICO, NUOVA INTERROGAZIONE IN SENATO. MONICA CASALETTO: IL GOVERNO ASSUMA COME PRIORITA' LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FEG

Presentata in Senato una nuova interrogazione sulla Crisi del Fotovoltaico che ha colpito il nord Italia e in particolare la provincia di Monza e Brianza. Alla Senatrice Monica Casaletto, che ha presentato il documento insieme ai senatori Gambaro e Campanella, i ringraziamenti degli Ecologisti e Civici Monza e Brianza.


Ecco il testo completo dell'interrogazione disponibile anche sul sito del Senato della Repubblica

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04743


Atto n. 4-04743


Pubblicato il 22 ottobre 2015, nella seduta n. 530

CASALETTO , GAMBARO , CAMPANELLA - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico. -
Premesso che a quanto risulta agli interroganti:

i lavoratori della filiera dell'industria fotovoltaica del Nord Italia vivono una situazione di concreta difficoltà, di disorientamento e demotivazione per la crisi che ha colpito il settore, che ormai si protrae da più anni;

da più parti, come diversi studi dimostrano, si prevede una prossima ripresa della domanda mondiale di energia elettrica prodotta da moduli fotovoltaici, che in Italia non può trovare in disarmo questo importante settore produttivo, per di più strategico per qualsivoglia politica di protezione del clima, come chiede la comunità internazionale, che si appresta a dibattere di tale tema in occasione della ventunesima Conferenza delle parti (COP21) a Parigi;
considerato che:

per quanto riguarda la Lombardia, il distretto delle energie rinnovabili più significativo, quello della provincia di Monza e della Brianza, è stato praticamente smantellato pezzo per pezzo, a partire dal 2012. La prima a chiudere è stata la società produttrice di pannelli solari Solarday Srl, seguita nel 2013 da Mx Group SpA, società controllante. Nel 2014 la società Carrier, che produceva anche pompe di calore, ha delocalizzato i suoi impianti da Villasanta in Polonia. Durante il 2015 sono state poste in liquidazione sia piccole società, come la Sun Green Energy SpA di Monza e la Malgrati Tecnologie elettriche sas di Albiate, che operavano nel settore dell'installazione di pannelli fotovoltaici, ma anche colossi finanziari fortemente internazionalizzati, come la Accent di Vimercate, attiva nel settore della microelettrica e produttrice di smart grid per le reti energetiche "intelligenti". Il 13 maggio 2015, anche l'ultimo barlume di società produttrice di pannelli solari del territorio, la Solarcell SpA di Brugherio, ha ufficialmente dichiarato fallimento. La perdita di posti di lavori è valutabile almeno in 400 unità. Società dell'indotto, in particolare la Linkra/Compell con stabilimenti nei comuni di Agrate, Concorezzo, Cornate d'Adda, vedono le loro maestranze interessate dalla Cassa integrazione guadagni;

per quanto riguarda il Nord-Est, in Veneto, la crisi si è manifestata in modo ancor più clamoroso: dal 2009 ad oggi hanno chiuso una decina di aziende, per un totale di 700 posti di lavoro persi. Fortunatamente segni positivi vengono invece dalla nascita di una nuova società, con sede a Carmignano di Brenta, che ha già iniziato la produzione di pannelli fotovoltaici, avvalendosi di una ventina di ex dipendenti di una società già chiusa, la Helios;
nella provincia di Bolzano, per quanto riguarda l'Ex Memc di Sinigo, la situazione resta fortemente critica. Infatti il gruppo di lavoratori che in questi mesi ha ripreso servizio, vede ampi ritardi nei pagamenti degli stipendi, mentre il futuro della fabbrica di policristallo, oggi di proprietà di Solland Silicon, malgrado gli accordi presi nell'ambito del Ministero dello sviluppo economico, resta incerto.

La presentazione dell'istanza di fallimento dell'azienda, per iniziativa del sindacato, è quindi molto probabile;
le mozioni approvate dai consigli comunali dei Comuni di Cesano Maderno, Lissone, Biassono della provincia di Monza e Brianza e l'ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale della Lombardia di luglio 2015, sono documenti che sollecitano il Governo a presentare alla Commissione europea una proposta di progetto FEG (fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione) per i lavoratori della filiera del fotovoltaico del Nord Italia, come richiesto anche dai promotori della petizione al Parlamento europeo 1331/2012;

a dicembre 2014 una delegazione di cittadini proponenti la petizione al Parlamento europeo 1331/2012 e di sindacato, provenienti dalle province di Monza Brianza e di Padova, ha consegnato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali una organica proposta di progetto FEG finalizzato alla promozione di iniziative di formazione professionale e di auto imprenditorialità nel settore del fotovoltaico e delle energie rinnovabili (compresa l'ipotesi di costituzione di una o più cooperative grazie a quote di capitale sociale coperte da finanziamento europeo, come prevede il regolamento FEG),


si chiede di sapere:


se il Governo intenda assumere, tra le proprie priorità, quella di presentare alla Commissione europea un progetto FEG a favore dei lavoratori delle aziende in crisi della filiera dell'industria fotovoltaica del Nord Italia;

se il Ministro del lavoro e delle politiche sociali intenda procedere alla costituzione presso il Ministero di un tavolo di confronto composto dalle realtà indicate di Lombardia, Veneto e provincia di Bolzano e dalle relative istituzioni regionali e provinciali, che, partendo da quanto già presentato al Ministero, si incarichi della stesura finale di una proposta di progetto FEG di livello interregionale, a favore dei lavoratori della filiera del fotovoltaico in crisi del Nord Italia, da rivolgere quanto prima alla Commissione europea.