DONNE E UOMINI SCALZI: ANCHE A MONZA IN MARCIA PER LA SOLIDARIETÀ, ACCOGLIENZA E PACE

Promossa dalla Brianza solidale, partirà alle 19 di Venerdì 11 settembre dall’Arengario. Un cammino di civiltà per chiedere corridoi umanitari, accoglienza degna per tutti, chiusura centri di detenzione e un sistema unico di asilo per tutta l’Europa. Gli Ecologisti MB sostengono questa importante iniziativa


Il comunicato stampa dei promotori (dal sito CIGL Brianza)

COMUNICATO STAMPA

La Brianza solidale promuove “La marcia delle donne e degli uomini scalzi” a Monza In questi mesi una rete formidabile di solidarietà si è spesa sul nostro territorio per garantire accoglienza a chi è costretto a fuggire dal proprio Paese.
Lo abbiamo fatto in silenzio senza proclami ma con tanta dedizione. E' arrivato il momento di rendere pubbliche le nostre opinioni, di raccontare la quotidianità e di marciare tutti insieme scalzi per rendere visibile la nostra solidarietà.
Per queste ragioni aderiamo convintamente all'appello promosso da donne e uomini che vedrà riempirsi le piazze delle città italiane nella giornata di Venerdì 11 settembre.

I Promotori: CGIL CISL UIL MB, ARCI MB, ANPI MB, TAVOLA DELLA PACE MB seguono numerose adesioni) 

Venerdì 11 settembre 
alle ore 19 camminata 
da Piazza Roma (Arengario) a Largo Mazzini


APPELLO NAZIONALE

E' arrivato il momento di decidere da che parte stare. E' vero che non ci sono soluzioni semplici e che ogni cosa in questo mondo è sempre più complessa. Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia è necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorità per poter prendere delle scelte.
Noi stiamo dalla parte degli uomini scalzi. Di chi ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere. E' difficile poterlo capire se non hai mai dovuto viverlo. Ma la migrazione assoluta richiede
esattamente questo: spogliarsi completamente della propria identità per poter sperare di trovarne un'altra. Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro ad una barca, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno.

Sono questi gli uomini scalzi del 21°secolo e noi stiamo con loro. Le loro ragioni possono essere coperte da decine di infamie, paure, minacce, ma è incivile e disumano non ascoltarle.

La Marcia degli Uomini Scalzi parte da queste ragioni e inizia un lungo cammino di civiltà. E' l'inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non è in alcun modo accettabile fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano.

Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie. Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire la pace.
Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti.
Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione di ricchezze.

Venerdì 11 settembre lanciamo da Venezia la Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi. 

In centinaia cammineremo scalzi fino al cuore della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica. Ma invitiamo tutti ad organizzarne in altre città d'Italia e d'Europa.

Per chiedere con forza i primi quattro necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali:

1. certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature
2. accoglienza degna e rispettosa per tutti
3. chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti
4. creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino

Perché la storia appartenga alle donne e agli uomini scalzi e al nostro camminare insieme.