NO AL MASSACRO DEGLI ALBERI NELLE STAZIONI DELLA VALLE DEL LAMBRO!

Il gigante verde di Triuggio è stato assassinato: altri alberi d'alto fusto sono stati  abbattuti in prossimità della stazione. I Verdi Ecocivici di Monza e Brianza chiedono spiegazioni e si mobilitano affinché venga evitato questo scempio che si teme minacci anche Biassono


Il COMUNICATO STAMPA degli ECOLOGISTI CIVICI VERDI EUROPEI DI MONZA E BRIANZA sulla vicenda. Il presidente Presidente Roberto Albanese ha scritto ufficialmente al Presidente del Parco del Lambro e ai Sindaci di Triuggio e Biassono per chiedere chiarimenti e per e per sollecitare reali interventi per la sicurezza dei viaggiatori minacciati dai mattoni del camino del tetto della stazione questo si' pericolante

La Monza – Molteno – Oggiono, che una volta era denominata la “ferrovia nel bosco”; ormai diventerà tram di periferia? Sembra proprio di sì, visto che, dopo che tempo addietro è avvenuta l’esecuzione degli alberi che abbellivano la stazione di Sovico / Macherio, oggi 25 maggio è caduto sotto le motoseghe il grande abete (quasi centenario) della stazione di Triuggio / Ponte Albiate e altri due (di questi solo uno era in cattive condizioni da richiedere interventi).

“Pensavamo che stamattina potassero i rami più bassi”, hanno commentato alcuni viaggiatori, invece era solo l’inizio dell’operazione di distruzione di questa parte, ridotta ma non trascurabile, di patrimonio naturale lasciatoci da una generazione di amministratori del tempo che fu e che ora dobbiamo rimpiangere perché ben più sensibili al verde e  lungimiranti, nonché assolutamente “parchi” se paragonati agli ingordi amministratori di Trenitalia di oggi.

Così il gigante verde di Triuggio che in inverno proteggeva pendolari e turisti dalla pioggia e dalla neve ed in estate dalla calura, improvvisamente è stato assassinato con predeterminazione da parte una squadra di operai ligi al loro compito. Probabilmente il suo posto sarà preso da una grigia pensilina in metallo e plastica, del tutto uguale a quelle di tante anonime periferie urbane, pardon ora si deve parlare di area metropolitana milanese. Naturalmente mandanti sono stati gli amministratori di Trenord, che hanno sperperato danaro pubblico per un piano (immaginiamo) firmato da fior di architetti e costato fior di quattrini derivati dalle tasche dei cittadini e per noi del tutto superfluo? O la responsabilita' e' del comune di Triuggio?  Naturalmente (immaginiamo ancora) preparato e finanziato di corsa vista l’occasione di EXPO, nevvero?

Temiamo esista un programma di eliminazione dei giganti verdi dalle stazioni della ferrovia della valle del Lambro e quindi non vorremmo che prossimamente la stessa sorte toccherà agli abeti della stazione di Biassono / Lesmo. Lanciamo quindi l’allarme e invitiamo i cittadini sensibili ai valori ambientali a mobilitarsi perché almeno a Biassono questo scempio sia evitato.

Gentili signora Presidente del Parco del Lambro avvocato Eleonora Frigerio e signor Sindaco di Triuggio, architetto Pietro Cicardi,  non è il caso di dare qualche spiegazione ai cittadini su tale modo di procedere di Trenitalia? Quali ragioni sono state accampate per questo massacro di alberi di alto fusto? Le piante sono malate? Come e' intervenuto il parco? Esistono problemi di sicurezza? Era poi questa veramente l’unica strada praticabile? Sono previsti interventi simili a Biassono? Sinora nulla è dato sapere; neppure un cartello informativo è stato apposto né da Trenord, né dal Parco o dal Comune di Triuggio…

Signora Presidente del parco, signori Sindaci di Triuggio e di Biassono, sino a prova contraria, governare il territorio compete a voi e non a Trenord!